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domenica 19 maggio 2024 | ore 01:44

Chiude il bar: rapinato

Valter Caimi stava tornando a casa in bicicletta quando due persone l'hanno bloccato e derubato. Lui cade a terra, i malviventi fuggono con il denaro.
Territorio - Carabinieri

Ci hanno messo pochi minuti: lo hanno bloccato in strada e poi via con il denaro contante. Due rapinatori colpiscono a Castano Primo. Una frazione di secondo: volto coperto e, da quanto si è saputo, uno armato di pistola, i malviventi sono entrati in azione che ancora era chiaro. Le 20.10 circa, la vittima era in bicicletta quando i banditi gli si sono avvicinati (molto probabilmente lo hanno seguito) e l’hanno derubato. “Stavo tornando a casa dopo la giornata di lavoro – dice Valter Caimi, titolare di un bar proprio nel centro della città – All’improvviso, ho sentito il rumore di una vettura alle spalle. Non ho fatto in tempo a capire quello che stava succedendo che il conducente mi ha urtato la ruota facendomi cadere a terra. Mi sono trovato di fronte due persone, avevano il viso camuffato, mi è sembrato con delle calzemaglie, e uno era armato. Hanno preso i soldi (qualche migliaio di euro) e, velocemente, si sono allontanati, facendo perdere le loro tracce”. A parte, ovviamente, lo spavento, per fortuna nel finire sull’asfalto il castanese ha riportato solamente alcune escoriazioni, ma le conseguenze avrebbero potuto essere ben più gravi. Subito è scattato l’allarme, Valter Caimi ha sporto denuncia ai Carabinieri che hanno, immediatamente, avviato le indagini. Gli uomini dell’Arma stanno vagliando ogni pista ed ipotesi possibile: pochi, purtroppo, gli elementi a disposizione, però proprio da quei pochi gli inquirenti sperano di riuscire a risalire, presto, all’identità dei due balordi. “Sarò durato tutto un minuto, magari un minuto e mezzo – conclude Caimi – Quasi non capisci subito quello che accade. Ho sentito l’auto arrivare e poi li ho visti salire nuovamente a bordo e dileguarsi”. Le indagini proseguono: si sta cercando di capire il modello della vettura (le prime notizie parlerebbero di una familiare) e che potrebbe risultare fondamentale, appunto, per dare un volto ed un nome ai rapinatori.

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