"È terminata la nostra partecipazione alla favola del Gso Villa Cortese. In dieci anni abbiamo sognato ogni giorno qualcosa di più bello facendo conoscere Villa Cortese ed il suo splendido Popolo del Villa". L’annuncio più amaro, una stilettata al cuore per i più di cento tifosi accorsi per accogliere il patron Radice di ritorno dall’Inghilterra e riuniti presso il palazzo comunale della cittadina alle porte di Legnano. L’annuncio di Flavio della Carnaghi, appunto, e di Mauro Nava della MC: il sogno Villa Cortese finisce qui. Un sogno di quelli veri, la favola della piccola “squadretta dell’Oratorio” che negli anni è diventata grande, è entrata nella storia della pallavolo femminile e, dal 2009, anche in serie A1. Per chi ancora non l’avesse capito, stiamo parlando dell’Mc Carnaghi Villa Cortese che ieri, lunedì 29 aprile, davanti agli affezionati fan cortesini e non (tra cui anche il sindaco, Giovanni Alborghetti), ha dovuto arrendersi alla realtà dei fatti e alzare la bandiera bianca. Le voci di corridoio si rincorrevano già dallo scorso ottobre, ma abbiamo tutti voluto far finta di non sentirle e le abbiamo ridotte a pettegolezzi senza basi certe. La realtà, però, è ben diversa: la società ha deciso di concludere la stagione per correttezza nei confronti degli impegni presi nei confronti di giocatrici e tifosi, ma dalla disastrosa fusione con l’Asystel, la Mc Carnaghi non è stata più la stessa. Neanche a dirlo, l’addio arriva per problemi economici: l’Asystel appunto non ha onorato gli accordi stipulati prima dell’inizio del campionato, Mc e Carnaghi hanno “pagato per tutti”, ma ora si ritrovano senza i mezzi necessari a portare avanti una nuova stagione sportiva. E ovviamente vogliono evitare di cadere nel peccato di Conegliano l’anno scorso e Modena e Crema quest’anno, ovvero quello di doversi ritirare forzatamente dalle competizioni per insolvenza, lasciando a spasso giocatrici e staff tecnico. Proprio Modena, secondo i rumours, sarebbe pronta a comprare i diritti della società di Villa Cortese per poter rientrare nella massima competizione l’anno prossimo. Cosa ne sarà del Villa Cortese? Continuerà a vivere nella originaria GSO, sotto la presidenza di Giorgio Barlocco, già all’opera per reperire nuovi sponsor per finanziare il team in B1. Sponsor che, invece, sono mancati alla squadra di A1, anche a causa dei magri risultati raccolti quest’anno, con una rosa di giocatrici che non ha saputo esprimere al meglio le potenzialità latenti. Tre finali scudetto consecutive, due Coppe Italia portate a casa e una finale di Champions League che hanno inciso il nome del Villa Cortese tra le grandi squadre italiane. Ma la delusione rimane, per questa occasione sprecata, e anche la rabbia per l'ennesimo colpo incassato dalla pallavolo, sport bistrattato dai più, che attraversa una crisi profonda in questi ultimi anni soprattutto in ambito femminile. La speranza, ovviamente, è che il Villa possa tornare presto ad occupare il posto che alla squadra spetta di diritto, riconquistandolo col valore del campo. Che possa tornare presto a farci sognare. Che possa farci avere presto un’altra bella favola da raccontare.

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