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Insieme, nel ricordo di 'Luigino'

A Castano Primo, una serata di commemorazione per Luigino Garavaglia, scomparso lo scorso 23 agosto. Tanta commozione e tanti ricordi per un politico ed un amico.
Castano/Inveruno - La commemorazione per Luigino Garavaglia

Venerdì l'Amministrazione Comunale di Inveruno ha preso parte, a Castano Primo, ad una serata di commemorazione del vicesindaco Luigi Garavaglia, il cui operato amministrativo ha segnato gli ultimi 20 anni di storia inverunese. Voluta dal vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani, la serata ha voluto essere un momento di ricordo , in forma pubblica, della figura di Luigino, nel trigesimo della sua scomparsa, avvenuta il 23 agosto scorso. Un momento dallo spirito assolutamente semplice, come avrebbe voluto lui, del resto chi l'ha conosciuto sa bene che la semplicità e il modo spiccio e concreto di affrontare le questioni di tutti i giorni erano i tratti distintivi della sua personalità. Ad aprire il momento di ricordo il sindaco di Castano Primo, Franco Rudoni, che ha poi ceduto la parola al primo cittadino di Inveruno, Maria Grazia Crotti, che ha ripercorso, attraverso parole e immagini, con la proiezione di un breve video, le tappe salienti della vita di Luigino: le sue origini, ossia la provenienza dal mondo oratoriano e associazionistico, la prima candidatura a sindaco del ’94, la riconferma nel ’99, le opere che ha fortemente voluto fossero realizzate a Inveruno e a Furato durante i mandati amministrativi, accanto all’impegno come vicesindaco, dal 2009 sino a poche ore prima della sua improvvisa scomparsa. A tratteggiare, invece, il ricordo di Luigino come uomo e amministratore esperto che sapeva porre al centro dell'azione
amministrativa gli interessi del Castanese e del territorio, facendo azione di sintesi ai tavoli intercomunali cui prendeva parte, è stato il vicepresidente Regionale e Assessore alla Salute, Mantovani. Numerosi gli amministratori, di diverso colore politico, che hanno preso parte alla commemorazione civica e che si sono stretti in un
abbraccio ideale nel ricordo della figura di Luigino.

IL SINDACO DI INVERUNO, MARIA GRAZIA CROTTI:
"Ringrazio il Sen. Mantovani per aver fortemente voluto celebrare in occasione del trigesimo della morte prematura di Luigino Garavaglia questa commemorazione e ringrazio il Sindaco Franco Rudoni per averci ospitati a Castano Primo.
Tutti Voi avete conosciuto Luigino in veste di Amministratore: Sindaco per 9 anni, dal 1995 al 2004 e Vice Sindaco per altri 9 anni dal 2004 al 2013.
La sua figura va però inquadrata nel contesto più ampio della sua vita a partire da quando, ragazzino, ha svolto con passione, mettendo a disposizione tutto il suo tempo e le sue energie per la comunità di Inveruno a livello parrocchiale, associativo e infine amministrativo.
Nel 1994, momento storico in cui si scisse la D.C., a Inveruno, con grande entusiasmo ci si preparò alla campagna elettorale.
Il candidato Sindaco fu individuato in Luigi Garavaglia, persona proveniente dal mondo associativo, direttore di banca, sportivo che, con lungimiranza formò una lista civica “Forze Popolari per Inveruno e Furato” composta da persone provenienti dalle Associazioni, dalla scuola, dalle realtà politiche presenti sul territorio molte delle quali si riconoscevano nelle proposte di Forza Italia.
Direttamente e per la prima volta, gli elettori scelsero Luigi Garavaglia Sindaco di Inveruno con un consenso del __%. La credibilità della proposta “politica” della lista civica “Forze Popolari per Inveruno e Furato” si basava su un programma serio e fattibile, attento ai bisogni – anche i più piccoli – delle persone e delle associazioni che vedeva come protagonista della politica locale non solo i partiti ma la “società civile”.
Luigino affrontò la prima esperienza amministrativa con un entusiasmo ed una esuberanza “contagiosa”, riuscendo a cambiare la “macchina comunale” rendendola più efficiente e trasparente, capace di ascoltare le richieste della gente e dare risposte concrete: un lavoro assiduo che ha rimesso a nuovo il paese realizzando opere a lungo promesse e mai concretizzate e che gli assicurò meritatamente la rielezione a Sindaco nel 1999 con oltre il 61% dei consensi. Fu successivamente eletto alla carica di Presidente della Conferenza Regionale delle autonomie.
Negli anni da Sindaco, Luigino portò a termine la ristrutturazione di Villa Tanzi attuale sede del Municipio, realizzò l’ampliamento della Casa di Riposo e degli alloggi di edilizia popolare del Carbunin, la costruzione della palestra e di nuove aule all’Ipsia Marcora, il campo di calcio e la pista di atletica delle Scuole Medie, la ristrutturazione dell’edificio di via Magenta ora sede delle Associazioni oltre a numerosi interventi di asfaltatura, estensione della fognatura e manutenzioni.
A Furato realizzò la Palestra alle Scuole Elementari, Piazza Don Enrico Ferrario, l’ampliamento del Cimitero, il nuovo pozzo, il monumento ai Caduti e istituì il servizio bus del “Trasporto Amico”.
Luigino è stato un amministratore esperto ed attento: sapeva gestire i “conti” del Comune e non mancava di dare consigli anche ad altri Sindaci ed Assessori del territorio che, specie negli ultimi tempi a causa di vincoli alla spesa pubblica, gli chiedevano suggerimenti. Non considerava un ostacolo il diverso orientamento politico, ma sapeva guardare con simpatia e rispetto oltre l’appartenenza e meritare stima e fiducia.
Conservo un ricordo particolare che mette in risalto il suo carattere: nel 1995, era stato eletto Sindaco da pochi mesi, una giornata di vento forte spazzò via tutte le strutture pronte per la fiera. Mancava solo una settimana all’inaugurazione. Non si perse d’animo ed in pochi giorni riuscì a far allestire le tensostrutture coperte ripensando ad una formula nuova per la Fiera di San Martino a cui ha sempre
lavorato con attenzione e passione. Il rilancio ed il successo di questa manifestazione è dovuto in gran parte alla sua capacità di organizzazione ed al suo impegno.
Come Assessore ai Lavori Pubblici e Vice Sindaco, dal 2004, ricordiamo il suo lavoro instancabile nella realizzazione delle piste ciclabili in via Cavour e Raffaello Sanzio a Inveruno, in via Legnano, Milano e la Furatina a Furato, nel rifacimento di Piazza San Martino, della nuova sede della Biblioteca, del Centro Sportivo di via Lazzaretto, del nuovo ecocentro di Furato, dell’Asilo Nido, del recupero dell’area umida di Corso Italia.
Non c’è opera o iniziativa realizzata negli ultimi venti anni che non abbia visto Luigino come protagonista, partecipe ed appassionato, contento di poter fare qualcosa, anche nelle piccole cose, per i suoi cittadini di Inveruno e Furato.
Un lavoro intenso e quotidiano, che a volte è costato fatica e sacrifici che però Luigino ha affrontato con la determinazione, la generosità e l’altruismo che lo hanno sempre contraddistinto: a partire da quando era un ragazzino, ha sempre avuto un interesse per il suo paese ed ha messo a disposizione tutto il suo tempo e le sue energie per la nostra comunità a livello parrocchiale, associativo, amministrativo fino all’ultimo giorno.
Poche ore prima di morire, in pieno periodo estivo, ha partecipato alla riunione in Municipio per affrontare la situazione di crisi della Carapelli e dei suoi lavoratori. Una testimonianza eccezionale di generosità e di come intendeva la politica a servizio del “bene comune”.
La sua generosità, segno di un amore profondo e attento alle persone ed ai loro bisogni, maturato e cresciuto nell’esperienza della fede cristiana semplice ed autentica che generava il suo sguardo particolare su tutte le cose, la sua energia e la sua passione sono la cosa più preziosa che ci ha insegnato.
Appropriamoci tutti della ricca eredità che ci ha lasciato".

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