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sabato 18 maggio 2024 | ore 07:28

Il sottopasso "Non è per noi"

Il sottopassaggio pedonale di via Lonate: ci sono diverse inadeguatezze e mancanze in materia di disabilità, mobilità ridotta e abbattimeno delle barriere architettoniche.
Castano Primo - Ada Orsatti, Mirko Della Pietra e Serena Lanzoni durante il sopralluogo

Prima di Natale hanno messo “nero su bianco” una perizia dettagliata e specifica con l’aiuto di un architetto, quindi il “tam tam” puntuale e continuo sui social network per informare e cercare di sensibilizzare la popolazione; e adesso, il prossimo passo sarà la richiesta di un incontro col sindaco e un ispettore di Ferrovienord e una possibile denuncia direttamente alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio tramite un’associazione di Como che si occupa di disabilità e in modo particolare di lotta alle barriere architettoniche e agli abusi. “Siamo stanchi di continuare ad aspettare. Chissà che finalmente non arrivino le risposte e soprattutto le spiegazioni che ormai da mesi stiamo chiedendo. Chi ha sbagliato è giusto che paghi” – Filippo Capestrano è stato tra i primi a portare all’attenzione dei castanesi che qualcosa nel sottopasso pedonale di via Lonate (uno di quelli realizzati per i lavori del raddoppio ferroviario a Castano Primo) non andava. Poi, col passare dei giorni, a lui si sono aggiunti anche altri cittadini (una decina oggi) e, poco alla volta, altri ancora si stanno unendo per portare avanti questa battaglia. Castano Primo - Un momento del sopralluogo di stamattina “La perizia tecnica che abbiamo fatto preparare alla fine dell’anno scorso parla chiaro – continua Capestrano – Perché allora sia l’Amministrazione comunale sia le stesse Ferrovienord fanno finta di niente? Addirittura aprono la struttura, consentendo il passaggio ai pedoni e continuando a spenderci ulteriori soldi per gli interventi di completamente e manutenzione, senza minimamente preoccuparsi che ci sono delle precise normative in materia di disabilità e mobilità ridotta che non sono state rispettate. Non lo dico io e non lo dicono i castanesi, ma lo dice chiaramente appunto la stessa perizia”. Tra le anomalie, ad esempio: le rampe di scale dove su un lato è stato posto un corrimano al quale manca il secondo ad altezza di 75 centimetri per bambini e persone affette da nanismo (le sue caratteristiche devono essere: andamento senza soluzione di continuità, prolungamento oltre il primo e l’ultimo gradino di almeno 30 centimetri; in questo caso manca il doppio corrimano sull’altro lato). Castano Primo - Un momento del sopralluogo di stamattina1 Quindi la scala deve presentare uno sviluppo omogeneo ed un profilo continuo dei gradini che devono avere una pedata di 30 centimetri e un’alzata di 16, ma l’attuale scala sembra non rispettare tali vincoli ed è priva inoltre della fascia antiscivolo. Il parapetto o protezione contro il vuoto deve avere un’altezza minima di 100 centimetri, il corrimano invece deve essere continuo e posto ad un’altezza di 90 centimetri e 75 da pavimento. Inoltre mancherebbe la misura adeguata anche nella parte stretta di passaggio. “Fino al dislivello tra il pavimento del sottopassaggio e la quota strada che supera i 320 centimetri – ribadiscono – A fronte di un dislivello di 375 centimetri, sono state realizzate 5 rampe di lunghezza pari a mille centimetri cadauna che presentano una pendenza superiore alla prescrizione di legge. Allo stesso modo anche la larghezza dovrebbe essere di 180 centimetri come previsto nei luoghi di maggior traffico, poiché data la lunghezza del percorso confinato, risulta difficoltoso incrociare altre persone e invertire la marcia. Chi ha commesso degli errori, è il momento che si prenda le sue responsabilità e che dia delle spiegazioni alla cittadinanza”. “Adesso proveremo a chiedere un incontro congiunto col sindaco e con un ispettore di Ferrovienord – conclude Ada Orsatti dell’associazione “Aila” – Contemporaneamente si sta ragionando su una denuncia da presentare alla Procura della Repubblica”.

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