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domenica 19 maggio 2024 | ore 02:39

Dove passa il futuro di Malpensa

Superstrada ma anche una ‘tassa d’imbarco’ per rilanciare l’hub
Territorio - La Boffalora - Malpensa

Lo sviluppo di Malpensa, il proseguo della superstrada di collegamento fino alla tangenziale ovest, gli incentivi per il rilancio del territorio. Sono tutti temi complessi che meritano attenzione soprattutto perchè vanno ad incidere sulle possibilità di ripresa della nostra area. Un momento importante potrebbe essere il prossimo 22 giugno quando il Consiglio Regionale si svolgerà proprio presso la struttura aeroportuale locale, in un momento in cui, fortunatamente, inizia una ripresa dopo l’abbandono dello scalo da parte di Alitalia (i voli passeggeri sono aumentati del 10%, la parte merci addirittura del 40%). A tal proposito, l’assessore Raffaele Cattaneo ha espresso parere positivo all’idea di far applicare un euro di tassa di imbarco per tutti i passeggeri che transiteranno dalla struttura (si parla di quasi 20.000 milioni di euro l’anno che potrebbero servire per incentivare i sette comuni dell’area di Malpensa). Ma lo sviluppo dello scalo è indissolubilmente legato anche alle infrastrutture di collegamento, in primis riguardo il prolungamento della Boffalora - Malpensa fino alla tangenziale ovest. “Concordo sulla necessità di rivedere il progetto della prosecuzione della strada di collegamento con Malpensa e la tangenziale Ovest, ricercando e proponendo una maggiore semplicità, il contenimento dei costi e il minor impatto ambientale possibile - spiega il Senatore Massimo Garavaglia - La strada però va fatta, ragioniamo quindi concretamente, al fine di trovare una soluzione in tempi rapidi, altrimenti non si farà più niente. In ogni caso non si può pensare di lasciare tagliato fuori il territorio vigevanese e abbiatense per problemi tecnici che, per definizione, possono e devono trovare una soluzione semplicemente tecnica. Ho potuto incontrare i sindaci che insieme rappresentano circa 130.000 abitanti del territorio che hanno ribadito la volontà condivisa di chiedere la realizzazione del progetto Anas con tutte le possibili e adeguate varianti che permettono un risparmio ambientale ed economico. Rimango disponibile, compatibilmente con gli impegni prioritari in Senato ad incontrare i 5 sindaci che hanno rifiutato incontri personali”. E i cinque sindaci, Luigi Alberto Tarantola (Albairate), Domenico Finiguerra (Cassinetta di Lugagnano), Emilio Simonini (Cisliano), Daniela Pallazzoli (Cusago) e Willie Chiodini (Ozzero), hanno prontamente voluto rispondere all’appello, segnalando la loro disponibilità a sedersi intorno ad un tavolo, cercando però di concordare una data comune a tutti.

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