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'La scuola si fa città'

Legnano punta sulla scuola e sulle relazioni per lo sviluppo urbano sostenibile. Uno sguardo al presente, ma proiettato verso il futuro.
Legnano - 'La scuola si fa città'

"È una strategia che riflette la nostra visione di città: sociale, inclusiva, che lavora sugli spazi esistenti per creare relazioni contro la solitudine e che, per facilitarle, vuole sperimentare l’approccio sensoriale. Una visione che mette al centro la scuola e i suoi ambienti esterni, con gli studenti e le famiglie, e ne fa un motore per creare connessioni con il resto della città. Le aree verdi, gli spazi pubblici e le strutture sociali del territorio si mettono in collegamento tra loro e con le scuole per migliorare la qualità della vita delle persone e l’ambiente. In un momento in cui, a livello nazionale, si discute sulla migliore allocazione delle risorse del Recovery plan per la ripresa, noi proponiamo attraverso questa manifestazione di interesse la nostra idea di sviluppo per la città". Il sindaco Lorenzo Radice riassume così lo spirito di 'La Scuola si fa città – Paesaggi della comunicazione e sensorialità inclusiva attorno alle scuole', la proposta con cui il Comune partecipa alla manifestazione d’interesse regionale per la selezione di strategie di sviluppo urbano sostenibile che veicolerà i fondi strutturali e di investimento europei 2021-2027. Legnano fa parte dei diciannove Comuni lombardi candidabili alla manifestazione d’interesse, novero in cui rientrano le città capoluogo di provincia e le realtà con popolazione superiore ai 50mila abitanti. La dimensione economico finanziaria complessiva della strategia e delle relative proposte di intervento e azione ha un importo di finanziamento di 15 milioni di euro: 80mila euro è la quota di cofinanziamento del Comune. L’obiettivo strategico del percorso che si avvia con la manifestazione di interesse è la selezione, implementazione e successiva attuazione di strategie di rigenerazione sostenibile di alcune aree urbane che, facendo leva sulla dimensione dell’abitare, della scuola e della qualità dei servizi sociosanitari, puntino ad aumentare l’inclusione sociale delle popolazioni più fragili (per età, genere e vulnerabilità materiale e immateriale), riducendo le disuguaglianze materiali e immateriali e ponendo al centro le comunità locali. "La Regione, che è alla ricerca di soluzioni per lo sviluppo sostenibile e inclusivo, ha sollecitato i Comuni più grandi a presentare proposte strategiche –spiega Anna Pavan, assessore al Benessere e sicurezza sociale. Per noi la rigenerazione a Legnano deve essere rigenerazione nell’accezione più completa del termine e deve investire, accanto all’aspetto urbanistico, il tessuto sociale. In questo senso intendiamo la rigenerazione come aiuto ai soggetti fragili finalizzato a permettere il superamento delle diseguaglianze, quindi all’integrazione. In questo momento, complice la pandemia, abbiamo riconosciuto la massima fragilità nella fascia dei bambini, degli adolescenti e dei giovani e individuato nella scuola una leva potente per rispondere ai loro bisogni". La manifestazione di interesse richiede ai Comuni di inquadrare le strategie dentro una porzione di città che l’amministrazione, a seguito di un’analisi di tutto il territorio svolta congiuntamente dagli assessorati e dagli uffici, ha individuato nell’area “Gorizia – Canazza”, ossia nella zona delimitata da viale Toselli-Cadorna, Autostrada, via Melzi, Corso Italia e via Alberto da Giussano. "L’area cosiddetta bersaglio vede la presenza di elementi riconducibili a tre aree tematiche dove può originarsi il disagio: abitativo, scolastico e relativo alla carenza di servizi –dice Lorena Fedeli, assessore alla Città futura. Si tratta di un’area che, in un continuum territoriale, abbraccia centro e periferia e vede la presenza di numerosi complessi di edilizia pubblica, aree verdi, edifici dismessi e una forte concentrazione di istituti scolastici, dalle scuole dell’infanzia alle superiori, quindi significativa per studiare una strategia di sviluppo urbano. L’approccio che vogliamo utilizzare nella programmazione urbana in questo contesto è quello sensoriale, ossia un orientamento che considera i sensi per la creazione di ambienti sicuri, duraturi, sostenibili e in grado di includere i soggetti identificati come 'fragili'. L’obiettivo è di realizzare, con la modalità della coprogettazione, interventi strutturali finalizzati a cambiare il volto della parte di città che abbiamo individuato come bersaglio". Nello specifico, con la strategia proposta, Legnano intende valorizzare le reti sociali ed educative esistenti che hanno come fulcro la scuola, ma che sono al tempo stesso in grado di generare un impatto positivo su tutta la città, in un’ottica di promozione della scuola aperta e diffusa; una scuola che diventa, quindi, hub di comunità. "Partiamo dalla scuola e dalle reti educative già attive con l’obiettivo che sia proprio la scuola ad aprirsi verso l’esterno, raggiungendo le famiglie negli altri ambiti, dalle abitazioni alle aree verdi agli impianti sportivi –sottolinea Ilaria Maffei, assessora alla Comunità inclusiva. In linea con il Programma Regionale di Sviluppo, l’Amministrazione di Legnano intende avviare un progetto integrato in grado di implementare la comunicazione e migliorare l’ascolto di adolescenti, giovani e bambini incentivando la partecipazione e il coinvolgimento di associazioni e realtà territoriali. Di questa progettualità il paesaggio sensoriale diventa il filo conduttore legando tutti gli spazi coinvolti, le iniziative e le attività messe in campo". Quattro sono le linee di intervento, che contemplano azioni materiali e immateriali, per la creazione del progetto urbano: 'Dentro la scuola', ripensamento degli istituti scolastici e degli spazi di pertinenza esterni in un’ottica di implementazione della didattica e della formazione orientata, in particolare, all’inclusione di soggetti fragili; 'Fuori da scuola', rifunzionalizzazione e riprogettazione con micro-interventi “sensoriali” di alcuni spazi prossimi per potenziare i servizi culturali e formativi in un’ottica di inclusione e coesione sociale; 'Connessioni', miglioramento del sistema delle connessioni per favorire l’accessibilità e la circolazione dell’utenza, soprattutto fragile (anziani, bambini, ciclisti, disabili), attraverso interventi di riqualificazione urbana, moderazione del traffico, urbanismo tattico e implementazione del sistema del verde; 'Tecnologie a scuola', l’obiettivo è duplice, da un lato migliorare la connettività nelle scuole e negli spazi pubblici limitrofi, dall’altro utilizzare la tecnologia come strumento con cui sviluppare e arricchire la proposta didattica e laboratoriale
Le proposte strategiche conosceranno una selezione entro aprile; il superamento di questa non porterà alla diretta attribuzione di vantaggi economici, ma permetterà l’accesso a un percorso di co-programmazione strategica dei Programmi Operativi Regionali 2021-2027. Solo successivamente sarà definito l’ammontare delle risorse per ciascun territorio da ripartire tra le diverse azioni.

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