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domenica 12 maggio 2024 | ore 21:17
Comunicaré
Quando sui social network si fa una brutta figura, si parla di solito di 'epic fail'. Non a caso, la brutta figura sui social diventa 'epica' perché viene amplificata.
Comunicaré - 'Epic fail' (Foto internet)

Quando sui social network si fa una brutta figura, si parla di solito di 'epic fail'. Non a caso, la brutta figura sui social diventa 'epica' perché viene amplificata e sottolineata - insomma il contrario di quello che vorrebbe (ovvero sotterrarsi e passare inosservato) il malcapitato. Oggi i nostri 'malcapitati' hanno il nome di The Ferragnez e di Uliveto.

Fedez, Ferragni e lo spreco alimentare  continua... »

Perché ci piace la pubblicità della Fiat 500 X
Rubrica ComunicarÈ - Spot fiat 500x

Le reti Mediaset hanno inaugurato nel 2013 un nuovo format pubblicitario denominato “super-spot”: alle ore 21 precise, il palinsesto si ferma (tagliando a metà frasi di conduttori e battute celebri di serie tv) per dare spazio a un minuto intero, scandito da count down, di pubblicità in contemporanea su tutte le reti del gruppo. Una grande opportunità per i brand che vogliono raccontare una storia vera e non solo dare rapidi messaggi promozionali da 20 o 30 secondi. Proprio in uno di questi spazi abbiamo visto debuttare la réclame della nuova Fiat 500 X. Proprio bella: ecco perché.  continua... »

Due grandi aperture di punti vendita fisici hanno animato le giornate dei milanesi (non solo) in queste settimane: quella di Starbucks e quella di Apple, arrivati a Milano.
Comunicaré - Starbucks e Apple a Milano (Foto internet)

Due grandi aperture di punti vendita fisici hanno animato le giornate dei milanesi in queste settimane: quella di Starbucks e quella di Apple, due brand stranieri che hanno deciso di puntare la loro comunicazione nel nostro Paese sull’apertura di due punti vendita peculiari, che promettono di offrire al cliente un’esperienza unica.

Starbucks: le code e le polemiche  continua... »

I brand sono sempre più connotati politicamente e socialmente. Le marche cercano di avvicinarsi alla gente comune e di sostenere con le cause in cui più credono.
Comunicaré - Spot pubblicitari (Foto internet)

I brand sono sempre più connotati politicamente e socialmente. Le marche cercano di avvicinarsi alla gente comune e di sostenere con il loro grande peso le cause in cui più credono. Come al Milano Pride, dove per difendere i diritti della comunità LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) hanno sfilato anche Coca Cola e Netflix.

Chicco e la difesa della natalità  continua... »

I primi Mondiali trasmessi totalmente in chiaro. Ma avrà fatto bene Mediaset ad accaparrarsi i diritti di trasmissione del Campionato del Mondo.
Comunicaré - I Mondiali in tv (Foto internet)

Stiamo assistendo ai primi Mondiali di calcio trasmessi totalmente in chiaro, “senza abbonamenti e senza canoni”. Ma avrà fatto bene Mediaset ad accaparrarsi i diritti di trasmissione di un campionato del mondo in cui l’Italia è la grande assente? Al momento dell’annuncio dell’acquisto, nel dicembre dello scorso anno, si vociferava di un’offerta da 78 milioni di euro, contro i 65 offerti dalla Rai. Un investimento vincente o un flop?

Investimenti rientrati a una settimana dal fischio d’inizio  continua... »

Un’indagine di Globawebindex rivela: gli utenti di Internet passano 20 minuti in più al giorno sulle piattaforme social rispetto alla televisione live.
Comunicaré - 'Video killed the radio star' (Foto internet)

C’è una famosa canzone degli anni ‘80 dei The Buggles che diceva: “Il video ha ucciso la star della radio” ('Video killed the radio star'). A quanto pare, ora dovremmo modificare di nuovo il refrain in: “Social killed the video star”. Un’indagine di Globawebindex diffusa proprio in questi giorni, infatti, afferma che il sorpasso è avvenuto: gli utenti di Internet passano 20 minuti in più al giorno sulle piattaforme social rispetto alla televisione live.  continua... »

Si calcola che il royal wedding abbia generato nella sola giornata di sabato 19 maggio 6 milioni di citazioni (conteggiate solo sulla base dell’hashtag ufficiale #RoyalWedding)
Rubrica ComunicarÈ - Royal Wedding 2018

ComunicarÈ… multicanale. Quando il web raddoppia lo schermo tv
“Hanno messo le foto ufficiali del Royal Wedding su Instagram!” “Ah, non sapevo esistesse un canale ufficiale della Royal Family…” “Perché, tu il matrimonio dove l’hai seguito???”
Questo scambio di battute con una mia giovanissima collega mi ha fatto sentire vecchia, dall’alto dei miei 30 anni. Perché io, il Royal Wedding, l’ho seguito in tv.

Social = secondo schermo  continua... »

Quando parliamo con un’altra persona, di solito, affrontiamo argomenti di attualità. È la stessa cosa che cercano di fare i brand (quelli più bravi) sui social network.
Comunicaré - La comunicazione sui social (Foto internet)

Quando parliamo con un’altra persona, di solito, affrontiamo argomenti di attualità. Chiacchierando del più e del meno, in questo momento potremmo commentare la situazione politica italiana, oppure la vittoria del 7° scudetto consecutivo da parte della Juventus. È la stessa cosa che cercano di fare i brand (quelli più bravi) sui social network con l’intento di rendere lo scambio con l’utente in tutto e per tutto uguale a una chiacchierata quotidiana. Tutto questo si chiama marketing in tempo reale.

Oreo e il blackout al Super Bowl  continua... »

Quando la pubblicità si fa vedere solo dalle persone giuste.
Rubrica 'ComunicarE' - Home page di Logos

Vi sarà sicuramente capitato di navigare sul web per leggere le ultime notizie di politica o di sport e di veder spuntare alla vostra destra la foto di quelle scarpe da ginnastica bellissime che siete indecisi se comprare. Quante volte le avete cercate online per scovare il negozio, fisico o virtuale, che faccia il prezzo migliore… e ora eccole lì, a tentarvi senza pietà. Magia? Miracolo? Mentalismo? No, si chiama programmatic advertising.

Che cos’è il programmatic advertising  continua... »

Sempre più si sente parlare di episodi del genere. La domanda sorge spontanea: questo acuirsi del bullismo nella vita reale ha a che fare con la diffusione di social e web?
Attualità - Bullismo (Foto internet)

È notizia di questi giorni che un branco di 3 ragazzini di Lucca ha picchiato e umiliato il professore, filmando poi il tutto e postando il video in rete, facendolo diventare virale. Episodi di cui si sente sempre più parlare. La domanda sorge spontanea: questo acuirsi del bullismo nella vita reale ha a che fare con la diffusione di social e web? È l’allettante proposta di vedersi su YouTube che fa fare cose indicibili ai ragazzi? Secondo me, non è così.

Il potere di risonanza dei media  continua... »