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domenica 19 maggio 2024 | ore 04:03

Terza pista: aerei sopra le nostre teste

Preoccupa la situazione ed il futuro del territorio, per quanto riguarda la terza pista di Malpensa. Tante le azioni messi in campo dalle Amministraziono comunali, dai cittadini e da diverse realtà locali.
Turbigo - Aerei sempre più sopra le nostre teste

Da una parte si chiede chiarezza, dall’altra, invece, ci si è attivati per promuovere la presentazione delle osservazioni da parte della cittadinanza. Perché il progetto della terza pista di Malpensa continua a ‘tenere banco’ e a destare preoccupazioni e paure in gran parte del nostro territorio. Castano Primo, Nosate, ma anche Turbigo si interrogano e si domandano che cosa ne sarà del futuro e quali ricadute e conseguenze si avranno per l’ambiente e la salute. Allo stesso tempo, tutti lavorano per organizzare iniziative ed avere “voce in capitolo”. In quest’ottica, ad esempio, si inserisce l’ultima di tante azioni che, così come sta avvenendo anche in altri comuni del Castanese, l’Amministrazione comunale turbighese ha messo in campo, ossia la promozione, appunto, della presentazione delle osservazioni al progetto di tale opera da parte dei singoli e della collettività. “Oltre alle assemblee pubbliche e, in parallelo, ai vari canali istituzionali – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente di Turbigo, Fabrizio Allevi – ci siamo mossi in questa direzione, un ulteriore e significativo passo. Ora, infatti, gli uffici comunali sono disponibili ad offrire ai cittadini la modulistica necessaria per la compilazione delle suddette osservazioni”. E proprio lo stesso Comune, dunque, si farà carico di raccoglierle e inviarle, successivamente, al Ministero dell’Ambiente entro il 19 luglio prossimo (l’ufficio ecologia turbighese sarà aperto, in appositi giorni ed orari, per fare ciò, mentre, già giovedì scorso ed ancora il prossimo, dalle 18 alle 20 lo stesso assessore Allevi ed il consigliere delegato Riccardo Re, saranno in biblioteca con i modelli di osservazioni e per eventuali chiarimenti). “Auspichiamo – continua Allevi – l’interessamento ed il coinvolgimento dei turbighesi, soprattutto a fronte del fatto che questioni di questo genere sono longeve ed altamente impattanti sul territorio”. Da quanto emerso, infatti, le rotte della terza pista dovrebbero interessare, sia per quanto riguarda i decolli che gli atterraggi, una parte importante del centro paese, per intenderci l’area compresa tra la via Fredda, quindi la sede del palazzo Municipale ed anche la zona sopra ed attorno alla Centrale Termoelettrica. “Essendo, inoltre, più avanzata rispetto alle altre due piste in funzione, gli aerei saranno più bassi (all’incirca ad un altezza di 350 – 400 metri da terra), con le conseguenze a livello di inquinamento e rumore, che si andrebbero, così, ad aggiungere alla realtà che, già, quotidianamente, il territorio deve sopportare (aerei, oggi che passano sopra le zone comprese tra il rione Arbusta e Belvedere, ancora il traffico veicolare lungo la strada Statale 341 o quello ferroviario all’interno della cittadina e, in ultimo, la Centrale Termoelettrica). Direttamente interessati, infine, sarebbero circa 3500 residenti di Turbigo che, insieme a quelli della vicina Nosate, arriverebbero ad un totale di 4000 abitanti”.

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