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sabato 18 maggio 2024 | ore 22:15

Costi, spese e azioni: parliamone

Il bilancio preventivo e la situazione economica del comune: ieri sera un'assemblea pubblica. "Stiamo vagliando una serie di iniziative e azioni per il presente e il futuro".
Castano Primo - Un momento dell'assemblea pubblica sul bilancio preventivo (Foto facebook)

La prima, ma quasi certamente (anzi sicuramente) non l’unica. Già, perché in fondo il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, l’aveva detto praticamente subito al suo arrivo in comune appena dopo le elezioni, ed è tornato a ribadirlo di nuovo. “I castanesi devono essere informati in maniera attenta, puntuale e precisa su ciò che si sta facendo, sui progetti in cantiere e sul presente ed il futuro della città”. Così, l’assemblea pubblica di ieri sera proprio in questa direzione si è mossa. Al centro dell’attenzione, ovviamente, il bilancio preventivo 2014: entrate e uscite e in parallelo la delicata situazione con cui il comune si è dovuto e si sta confrontando (un buco di all’incirca 1 milione di euro). “Abbiamo voluto incontrare la cittadinanza in quanto riteniamo una priorità il confronto ed il dialogo con la gente – commenta lo stesso Pignatiello – Prima di tutto, infatti, c’è la trasparenza ed è fondamentale che la popolazione sia messa al corrente, in maniera costante, delle azioni su cui stiamo ragionando e che vorremmo portare avanti. In tale senso, ad esempio, ci piacerebbe che appuntamenti del genere non siano solo casuali, ma diventino fissi, periodici. Più serate, insomma, da riproporre a distanza di qualche mese l’una dall’altra dove appunto gli amministratori spieghino la situazione in quel preciso momento e come ci si è mossi fino a lì e dove i cittadini abbiano l’opportunità di essere aggiornati e di poter esprimere eventualmente le loro opinioni”. Come detto, punto cardine dell’assemblea, in questa occasione, è stato il bilancio. “L’attenzione che stiamo mettendo è massima – continua il primo cittadino castanese – La crisi economica che sta attraversando il nostro Paese e le minori entrati e trasferimenti da parte dello Stato sono penalizzanti, ma c’è anche da fare delle precise e specifiche valutazioni su come muoverci. Lo ribadisco, non voglio assolutamente criticare chi mi ha preceduto, adesso bisogna solo pensare a lavorare uniti per risolvere il momento triste che stiamo vivendo. Certo è che la politica non ha mai fatto nulla per limitare i costi che il comune si trova ad affrontare”. Un buco di 1 milione di euro circa, dicevamo. “Avremmo potuto muoverci seguendo due strade differenti – ripete il sindaco – O dichiarare il predissesto finanziario (il che, però, avrebbe voluto dire bloccare completamente qualsiasi attività comunale e iniziative, e che ci sarebbe andato ancora una volta di mezzo erano i castanesi); oppure, come invece abbiamo deciso, rimboccarci le maniche e fare tutti uno sforzo. Inevitabilmente altri tagli dovranno essere effettuati, contemporaneamente, comunque, sono allo studio alcune azioni ed idee. Dalle convenzioni per l’auditorium Paccagnini, passando alla riduzione dei nostri stipendi e fino ad una gestione differente delle strutture comunali”.

AUDITORIUM E VILLA RUSCONI: TRA COSTI, GESTIONE E IDEE

Dall’auditorium Paccagnini alla Villa Rusconi (là dove c’è il palazzo Municipale): la riduzione dei costi passa anche da queste due strutture. Se, infatti, per il primo (l’auditorium) sindaco e giunta stanno ragionando sulla possibilità di convenzioni, per la seconda (per ora è solamente un’idea, un “pour parler”, nulla di più; “Bisogna capire se è un progetto fattibile oppure no, le modalità, quale sarà eventualmente la spesa e soprattutto la burocrazia – afferma il primo cittadino Pignatiello”) c’è al vaglio l’ipotesi di un trasloco, spostando gli uffici tra la piazza Mazzini (nell’edificio dove oggi ci sono i vigili urbani e la biblioteca e già diversi anni fa proprio sede del comune) ed il museo civico, accanto all’attuale Municipio, rivalutando poi la destinazione futura della stessa Villa Rusconi. “Oggi l’auditorium ci costa all’incirca 70 mila euro – spiega il sindaco – Serve trovare delle soluzioni di gestioni differenti da quelle attuate in questi anni. Così ci stiamo muovendo nell’ottica di convenzioni con altre realtà. Mentre per quanto concerne Villa Rusconi la spesa che sosteniamo è di 150 mila euro. Bisogna anche qui cercare una strada nuova; al vaglio l’ipotesi, appunto, di trasferire gli uffici comunali tra lo stabile di piazza Mazzini (per anni sede del comune) ed il museo civico”.

SINDACO E ASSESSORI, RIDOTTI GLI STIPENDI

I numeri per meglio capire il taglio di una parte degli stipendi di sindaco e assessori. Nello specifico dei 97 mila euro lordi complessivi annui, 20 mila vengono lasciati e messi a disposizione per far fronte alla delicata situazione del bilancio. “Dobbiamo tutti fare uno sforzo. La riduzione dei nostri stipendi sono un tassello che si unisce alle altre azioni che stiamo studiando”.

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