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sabato 18 maggio 2024 | ore 08:04

Sabato scoppia la bomba

Dalla prime ore della mattina le operazioni per recuperare e far brillare l'ordigno bellico trovato nel Ticino. Abitazioni evacuate e strade chiuse. Tutte le zone interessate.
Turbigo - Carabinieri, Pompieri e artificieri con l'ordigno bellico trovato nel Ticino

All’incirca un’ottantina di persone che dovranno lasciare le loro abitazioni. Così come i vari animali domestici; e anche le aziende, in quel lasso di tempo, resteranno chiuse. Più una serie di vie dove sarà interdetto completamente il traffico. L’ora X scatterà alle 4.30 (in anticipo rispetto alla prima ordinanza. “Abbiamo dovuto per forza muoverci in questa direzione perché cominciare più tardi come invece era stato previsto inizialmente, ossia alle 7 – spiega il vicesindaco Bruno Antonio Perrone – avrebbe significato rallentare e bloccare in maniera significativa un importante numero di voli in partenza e in arrivo all’aeroporto di Malpensa”). Si fa brillare la bomba tedesca della Seconda Guerra Mondiale rinvenuta lungo il Ticino a Turbigo. Tutto confermato, insomma, per sabato mattina. “Come Comune l’attenzione è fin da subito stata massima per risolvere in breve tempo la situazione e soprattutto creare il minor disagio possibile alla popolazione – continua Perrone – In queste settimane sono state diverse le riunioni e gli incontri organizzati con le singole parti direttamente coinvolte per organizzare e studiare un piano dettagliato. Lo stesso, poi, avverrà il giorno delle operazioni, quando la sala vetrate del palazzo Municipale sarà allestita a centro operativo in collegamento costante con la Prefettura di Milano”. Nello specifico, l’attività è stata suddivisa in più momenti: innanzitutto bisognerà raggiungere con gli appositi mezzi l’area in sicurezza dove l’ordigno bellico si trova dal giorno del suo ritrovamento; quindi, ecco le operazioni di recupero e il trasferimento alle Cave Seratoni per essere fatto esplodere. “Abbiamo predisposto un ingente dispiegamento di forze dell’ordine che monitoreranno e controlleranno passo passo il territorio – commenta il vicesindaco turbighese – Nella totalità saranno quasi una sessantina i punti vigilati”. Mentre più nel dettaglio delle zone: l’evacuazione interesserà le vie Novara, Alegosa (dal civico 12 al 20 e dal 23 al 25) e Santa Maria. Quelle chiuse alla circolazione stradale, invece, saranno la Statale 341 (dal Ponte del Ticino all’incrocio con via Fermi), la stessa via Fermi fino alla via Nosate e le vie Alegosa (dal numero 12 al 20 e dal 23 al 25), Santa Maria e Tre Salti. “La riapertura della viabilità dovrebbe avvenire presumibilmente alle 8.30 – conclude – Comunque ci siamo attivati immediatamente per dare sostegno e aiuto ai residenti. Il centro ricreativo De Cristoforis – Gray, ad esempio, dalle 4 accoglierà coloro che avranno necessità di una sistemazione temporanea, garantendo tutta l’assistenza specifica. Ancora abbiamo riservato delle camere per la notte presso le strutture alberghiere del paese dove le famiglie evacuate potranno trovare ricovero”.

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