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Eliminazione delle barriere architettoniche

La giunta di Regione Lombardia, su proposta dell'assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Alessandra Locatelli, ha approvato i criteri di finanziamento dei progetti per l'abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici o nelle strutture aperte al pubblico.
Attualità - Barriere architettoniche (Foto internet)

La giunta di Regione Lombardia, su proposta dell'assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Alessandra Locatelli, ha approvato i criteri di finanziamento dei progetti per l'abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici o nelle strutture aperte al pubblico. Per il provvedimento sono stati messi a disposizione 3 milioni di euro.

Il contributo regionale è a fondo perduto fino al 90% della spesa ammissibile, con una quota di cofinanziamento minimo del 10% dell'importo complessivo delle spese ammissibili da un minimo di 20.000 euro a un massimo di 50.000.

"Regione Lombardia - ha dichiarato l'assessore Locatelli - intende proseguire il percorso attuativo in materia di abbattimento delle barriere architettoniche nel rispetto della definizione di 'disabilità' secondo la Convenzione ONU che richiama, come valore fondamentale, la condizione di salute della persona nell'interazione con l'ambiente dove la presenza di barriere o di facilitatori può pesantemente impedire o favorire la partecipazione alla vita sociale dei cittadini di Comuni lombardi e Unioni di Comuni fino a 5 mila abitanti, così favorendo l'inclusione delle persone con disabilità, migliorandone la qualità di vita e il benessere psicofisico".

"I progetti per il superamento di ostacoli, criticità e barriere architettoniche, visive, uditive, comunicative e intellettive - ha spiegato l'assessore - dovranno riguardare gli edifici o le strutture aperte al pubblico di proprietà o in gestione comunale. Potranno essere ammessi a beneficiare del contributo regionale, a titolo di cofinanziamento, i progetti che riguardano la realizzazione, ristrutturazione, riqualificazione o l'adeguamento funzionale di immobili o parti di immobili, l'acquisto e la messa in opera di impianti e attrezzature idonee a favorire l'accessibilità e la fruibilità degli edifici o delle strutture e l'acquisto di beni durevoli quali arredi o attrezzature accessibili per disabili".

"Il provvedimento - ha aggiunto l'assessore - segue l'approvazione, avvenuta nei mesi scorsi da parte di Regione Lombardia -, delle linee guida per la redazione dei PEBA, i Piani per l'eliminazione delle barriere architettoniche per i Comuni, in particolare quelli fino a 5.000 abitanti e quindi dotati di minori strumenti a loro disposizione. La finalità è incentivare l'accessibilità universale e l'inclusione sociale nei nostri Comuni, partendo dall'abbattimento delle barriere architettoniche fino ad arrivare anche ad altri settori".

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