Si era iniziato con pochi giorni, poi sono diventate settimane e, adesso, è da tre mesi che non ricevono più lo stipendio. Così, venerdì scorso, gli otto lavoratori della 'Artec' di via Villoresi (ditta che produce pellame e tessuti di alta qualità utilizzati dalle maggiori realtà di moda per confezionare borse e vestiti, oltre che impieghi di varia natura) hanno deciso di scendere, ufficialmente, in campo. Hanno presidiato la sede centrale di Nova Milanese, da una parte per chiedere l'immediato pagamento dei compensi arretrati, dall'altra, invece, per denunciare la grave situazione dell'azienda. "Dal mese di maggio - si legge in una nota della Confederazione Unitaria di Base - è iniziata la cig ordinaria con prospettive alquanto incerte. Dietro l'Artec, però, a Nova Milanese, ci sono ben tre aziende commerciali che fanno capo alla stessa proprietà per commercializzare il prodotto, i cui dipendenti, a differenza di 'Artec', ricevono normalmente gli stipendi. Abbiamo, perciò, il sospetto che ci siano in atto situazioni poco chiare per trasferire gli utili sulle realtà commerciali e far ricadere i problemi sui lavoratori ubicati nella ditta di Turbigo che viene lasciata in uno stato di decadenza. Per questo, da mesi, abbiamo chiesto all'azienda di chiarire la situazione". Intanto, il presidio di venerdì scorso, ha, già, prodotto un primo risultato: l'azienda, proprio mentre quest'ultimo era in atto, ha convocato le RSA la Cub, unico sindacato presente nella ditta, per un incontro, in programma il prossimo 21 giugno. "Questo, però, non basta - continuano dall Cub - pretendiamo l'immediato pagamento degli stipendi arretrati e, per questo, abbiamo deciso altre iniziative, anche legali".

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