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domenica 12 maggio 2024 | ore 20:10

Il primo cantiere 'green'

Lavori per la nuova rete fognaria in alcune zone del paese: Gruppo CAP scende in campo con una cantiere sostenibile, nel rispetto dell'ambiente e del territorio tutto attorno.
Magnago - Rete fognaria: primo cantiere 'green'

Coniugare le migliori tecnologie disponibili sul mercato con l’obiettivo della sostenibilità ambientale: ma Gruppo CAP, alla fine, ha fatto molto di più, dando vita a Magnago al primo cantiere sostenibile o ‘green’. Più nello specifico, i lavori (cominciati in questi giorni e che andranno avanti fino ad ottobre) prevendono la posa di circa 250 metri di nuove tubazioni, guardando appunto con particolare attenzione all’ambiente che ci circonda. “Come Gruppo CAP, con SIA srl (l’azienda a cui sono stati affidati gli interventi) - spiega il presidente e amministratore delegato, Alessandro Russo - vogliamo puntare, infatti, sulla sostenibilità e il cantiere che ha visto la luce (per un costo complessivo previsto di 222.560 euro) va proprio in questa direzione, ossia è realizzato seguendo una serie di accorgimenti, modalità e impiego di materiali che consentano la riduzione delle emissioni e il totale rispetto del territorio, anche in chiave di economia circolare”. Ecco, allora, che per realizzare la nuova rete fognaria (che interesserà le vie Ada Negri, Novara e F.lli Bandiera), saranno utilizzate tubature in materiale plastico riciclato (PEAD e PVC-U), quindi i macchinari e i mezzi di servizio sono stati scelti in base al basso livello di emissioni (vetture bifuel a Gpl e metano, Stage IV, ecc...) e, in ultimo, i materiali di rinterro degli scavi saranno costituiti da sabbietta, ghiaietto e frantumato interamente riciclato, preferibilmente provenienti dallo scavo stesso se le analisi della composizione del terreno daranno esito positivo per il riutilizzo. “Inoltre, con l’Amministrazione comunale - concludono - per azzerare le emissioni del cantiere, si è pensato di piantumare alberi ad alto assorbimento di anidride carbonica e la scelta è andata sull’ acero riccio che, secondo uno studio del CNR di Bologna, risulta capace di assorbire, nei primi 5 anni di vita, 138 kg di CO2 all’anno, per arrivare a 205 dopo il quinto anno”.

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