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venerdì 17 maggio 2024 | ore 04:50

"Provincia... arrivederci!"

Da nord a sud diverse dimissioni dei presidenti: Podestà (Milano), quindi Armosino (Asti), ancora Simonetti (Biella) e, infine, Cesaro (Napoli).
Cronaca attualità - Il presidente della provincia di Milano, Podestà (Foto internet)

Se si fossero messi d'accordo, forse non sarebbero riusciti a sincronizzarsi tanto bene. Ma non è questo ciò che, oggi, sinceramente, conta, bensì i tanti "arrivederci" (così li abbiamo voluti chiamare; o se preferiti gli addii) che, da nord a sud, si stanno avvicendnado alla guide di diverse province del nostro Paese. Partiamo dalla Lombardia: è notizia di poco fa la decisione dell'attuale presidente Guido Podestà di lasciare il suo incarico alla guida, appunto, della provincia di Milano. Proprio in questi minuti, lo stesso Podestà sta incontrando i giornalisti per spiegare nel dettaglio la scelta e, soprattutto, le sue dimissioni. Non solo lui, come detto: proseguendo, abbandonano anche Maria Teresa Armosino, della provincia di Asti, Roberto Simonetti (Biella) e Luigi Cesaro (Napoli). Sulle motivazioni, ovviamente, sono differenti a seconda dei singoli presidenti. "La volontà di dare "una sferzata al governo" per denunciare i tagli all'istituzione imposti dalla spending review avviata dall'esecutivo", "L'impossibilità da parte degli amministratori delle province di far valere le ragioni del territorio, vista l'evidente volontà di non tenere conto delle funzioni e dei servizi svolti dalla Provincia", ma c'è anche un terzo motivo: oggi è l'ultimo giorno utile per chi si voglia candidare alle prossime elezioni politiche. E i presidenti di Provincia, a differenza dei sindaci, devono sottostare ad una regola di incandidabilità: se rimanessero in carica non potrebbero correre per un seggio al prossimo Parlamento. Che sia questa la vera motivazione? Qualcuno l'ha dichiarato apertamente, qualcun'altro... chissà.

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