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venerdì 17 maggio 2024 | ore 07:05

Diciotto: Campioni d'Italia

Il Milan, grazie al pareggio per 0 - 0 contro la Roma, vince il suo diciottesimo scudetto. Festa in piazza Duomo e momenti di grandi emozioni, tra giocatori, allenatore e dirigenza. Battuti i cugini dell'Inter.
Sport Nazionale - Milan Campione d'Italia

Basta vedere Gattuso e Robinho, che cantano. O ancora la gioia sul volto di Antonio Cassano, le parole di capitan Ambrosini e di Alessandro Nesta, quindi Inzaghi (il 'superPippo' nazionale ed internazionale) che getta spumante qua e là, Ibra, come è stato ribattezzato 'mister scudetto', che grida al mondo intero tutta la sua emozione, e Pato che si lascia andare ad un tenero bacio con Barbarba Berlusconi. Insomma bastano queste semplici immagini (e ce ne sarebbero tante altre), per far capire quanto questo scudetto per il Milan sia importantissimo. E non solo perché arriva dopo sette lunghi anni di attesa (l'ultimo è del 2004), ma, soprattutto, perché i rossoneri hanno dominato la stagione e battutto i rivali di sempre, quei cugini interisti che, oggi, stanno a guardare. Ha vinto la squadra, ma, in modo particolare, ha vinto un gruppo capace di reagire nei momenti difficili e di non abbattersi mai, anche quando c'era già chi lo dava per spacciato. Ha vinto il Milan ed ha vinto Massimiliano Allegri, uno che non ha mai fatto polemiche, limitandosi a guidare i suoi ragazzi con il giusto carattere e la necessaria determinazione. Merito a Max, da Livorno, e merito anche a Galliani, che ci ha visto davvero lungo quando poco prima della fine del campionato scorso ha deciso di puntare proprio sull'ex tecnico del Cagliari. Diciotto scudetti: un numero importante, che riempie di orgoglio e soddisfazione tutto il popolo rossonero, tornato nuovamente padrone della serie A. Sul gradino più alto del nostro campionato, per non scenderci più.

LE NOSTRE PAGELLE:

Allegri (All.): 9 Straordinario. Al suo primo anno vince come solo pochi hanno saputo fare. Rinuncia a Ronaldinho e costruisce una squadra di grinta e concretezza. Sbaglia qualcosa, è vero, ma riesce sempre a rimediare.

Thiago Silva 9: Fenomenale. Un muro dietro ed un giocatore che ha saputo anche adattarsi ad altri ruoli. E' il futuro del Milan, ma, soprattutto, è il futuro del calcio mondiale. Come lui, ad oggi, nessuno.

Abbiati 8: Numero uno, sotto ogni aspetto e punto di vista. Decisivo in diverse occasioni, provvidenziale con i suoi interventi. Sembrava smarrito, invece è tornato più forte di prima.

Boateng 8,5: La vera rivelazione del campionato. E' l'uomo in più dei rossoneri, bravo a coprire, fantastico quando entra in area. Trequartista con le qualità giuste per continuare a far sognare.

Ibrahimovic 8,5: Mister scudetto non delude. Dove c'è lui si vince. Detto... fatto. Un girone d'andata eccezionale, un ritorno tra alti e bassi, comunque pedina decisiva per lo scudetto.

Pato 8: Stagione di alti e bassi e di infortuni. Quando capisce come deve giocare, allora si dimostra il talento che è. Goleador straordinario e, in modo particolare, un futuro che si preannuncia importante.

Robinho 8,5: Tanti gol sbagliati, è vero, ma quanto è utile a questa squadra. Al suo primo anno in rossonero, comunque, segna 12 reti, cosa chiedergli d'altro. Chi lo criticava, forse si dovrà ricredere.

Van Bommel 8,5: Arriva a gennaio, ma ci mette pochissimo ad inserirsi negli schemi e nella mentalità del Milan. Importantissimo a centrocampo, con il suo carattere e la determinazione.

Nesta 8: Con Thiago Silva è stato uno dei più forti difensori di quest'anno. Non è una novità, il suo curriculum parla chiaro. Professionista con la 'P' maiuscola.

Seedorf 7: Una prima parte così così, una seconda, invece, da leader quale è sempre stato lui. Fondamentale, soprattutto, nell'ultimo periodo.

Ambrosini 7,5: Costretto ai box per alcuni acciacchi, quando è in campo, però, dimostra di meritarsi a pieno la fascia di capitano. Guida e faro del Milan, giocatore importante per il gruppo.

Pirlo 7: Troppi infortuni lo fanno stare fuori dal campo in diverse occasioni. Per il resto il solito campione di spessore.

Gattuso 7,5: Sembrava un giocatore, ormai, sulla via del tramonto, Allegri gli ridà stimoli e giuste motivazioni, lui lo ripaga nel migliore dei modi.

Abate 7,5: Quanto è cresciuto. Un campionato fantastico ed un elemento che potrà essere utilissimo nei prossimi anni.

Flamini 6,5: Gioca si e gioca no. Quando lo chiamano in causa lui risponde presente. Segnando anche due reti importanti.

Zambrotta 7: E' rinato. Non ai livelli di qualche anno fa, va bene, però decisivo per la 'causa rossonera'.

Cassano, Antonini, Bonera, Inzaghi e Yepes 6,5: Stagione buona. Forse da qualcuno ci si aspettava qualcosa in più (vedi Cassano).

Oddo, Jankulovski, Sokratis e Amelia, Legrottaglie: 6 Sufficienza per avere contribuito anche loro, in parte, allo scudetto. Qualcuno si è visto poco ed ha avuto poche possibilità di mettersi in luce, altri hanno faticato, comunque giusto premiarli per l'impegno e per non aver mai fatto polemiche.

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