meteo-top

Milano / Malpensa

Malpensa Nuvole discontinue 19°
Dom, 12/05/2024 - 23:20

data-top

domenica 12 maggio 2024 | ore 23:53
Attualità
Un reportage dalle vie, dalle piazze e dai luoghi simbolo e caratteristici di Roma al tempo del 'lockdwon'. Una città praticamente o quasi deserta, prima della ripartenza.
Reportage - Roma al tempo del Coronavirus (Foto di Franco Gualdoni)

"Roma Caput Mundi". Ma mai, come in questi ultimi mesi, quel mondo, appunto, che ogni giorno eravamo abituati a vedere nelle vie, nelle piazze e nei luoghi simbolo e caratteristici della città ha dovuto rimanere fuori. Tutto o quasi fermo, immobile, in silenzio... là in una capitale che, come il resto dell'Italia intera, si è trovata a doversi confrontare con la lunga e complessa battaglia contro il Coronavirus.  continua... »

In estrema sintesi, questa selva di ordinanze si potrebbe riassumere con "fate quello che volete, basta che tenete la mascherina e state attenti".
Cuggiono - Mercato in paese ai tempi del Covid-19

Ci siamo, a quasi due mesi (l'inizio ufficiale della zona arancio/rossa da noi era l'8 marzo), si prova a ricominciare. Una piccola/grande ripartenza, resa ambigua da alcune indicazioni Governative e per i ritardi e pasticci interpretativi di Regione e Comuni. Una linea guida totale, purtroppo, non c'è. Se infatti i principi di ripartenza generali valgono per tutti, ogni Regione li ha 'sfumati' a suo modo, con applicazioni pratiche nei singoli paesi ancora più macchinose.  continua... »

"Cosa si può fare e cosa no?": tanti i dubbi e le domande, ma, ancora una volta, risposte poco o per nulla chiare. Più che la 'Fase 2' sarebbe stato giusto chiamarla la 'Confusione 2'.
Attualità - Domande e dubbi (Foto internet)

Questo sì, anzi no. Quest’altro no e, invece, sì. E, poi, la spesa, i cimiteri, i parchi, il lavoro, la salute, i trasferimenti "da Comune a Comune", le mascherine, i guanti, i mezzi pubblici, l'autocertificazione, l’attività sportiva, le passeggiate, fino ad arrivare ai congiunti. Più che la 'Fase 2', molto probabilmente, sarebbe stato meglio chiamarla la 'Confusione 2', perché, non bastassero le settimane appena trascorse (caratterizzate già di continue dubbi e incertezze), beh...  continua... »

Numeri che fanno impressione e che, purtroppo, continuano a crescere di giorno in giorno. Perché sono più di 150 i medici morti in questa terribile battaglia contro il COVID-19.
Salute - Medici e infermieri (Foto internet)

Li abbiamo visti e li stiamo continuando a vedere là, in prima linea. Mascherine, guanti, tute e tutti i dispositivi di protezione possibili; sui volti e negli occhi i segni della fatica per una battaglia tanto complessa quanto lunga, nella testa e nel cuore, invece, un mix di concentrazione, emozioni, dolore e, spesso, anche paura di fronte ad un nemico invisibile e subdolo. Gli uni affianco agli altri, in un reparto di ospedale, in un ambulatorio oppure direttamente a casa di questo e quel paziente.  continua... »

Contrarre il COVID-19 sul posto di lavoro non sarà considerato malattia, ma infortunio. A precisarlo è il presidente dell'Inal, Franco Bettoni. Ecco cosa ha dichiarato.
Salute - COVID-19 infortunio sul lavoro

COVID-19 sul posto di lavoro: non sarà considerato malattia, ma infortunio. A precisarlo è il presidente dell'Inail, Franco Bettoni. "Le malattie virali come, appunto, il COVID-19 sono una causa violenta di malattia e pertanto sono riconosciute come infortunio. Se una persona ha contratto il virus sul lavoro e poi è deceduta sarà considerata a tutti gli effetti una vittima sul lavoro".  continua... »

Il 14 agosto del 2018, il crollo del ponte 'Morandi' a Genova. Due anni dopo il nuovo ponte, oggi più che mai il simbolo dell'Italia intera che sta affrontando un periodo difficile.
Attualità - Il nuovo ponte di Genova illuminato con il Tricolore (Foto di Franco Gualdoni)

La mente che, inevitabilmente, torna a quel maledetto e terribile 14 agosto del 2018. Il ponte che, all'improvviso, crolla, portandosi via, per sempre, 43 persone. Ma anche il ponte che, oggi, a due anni di distanza, è di nuovo là, proprio in uno dei periodi più difficili e bui che tutto il nostro Paese sta vivendo (l'emergenza Coronavirus).  continua... »

Da una parte l'emergenza sanitaria (il COVID-19 mica è sparito), dall'altra anche quella del lavoro; eppure, in questi giorni, il primo problema è stato la parola 'congiunti'.
Attualità - L'arte al tempo del Coronavirus (Foto internet)

Volendo riprendere quel modo di dire "Ridiamo per non piangere", anche se, ovviamente, qui di lacrime ce ne sarebbero, eccome, da versare! Perché, mentre da una parte l'Italia sta ancora affrontando la difficile e delicata situazione sanitaria (il COVID-19, qualora non ce ne fossimo accorti, non è mica sparito) e, in parallelo, dall'altra c'è anche l'emergenza del lavoro, beh... il primo pensiero di queste ultime ore è stato capire che cosa volesse dire 'congiunti'. Già, proprio quella parola pronunciata dal Premier Giuseppe Conte, è stata al centro delle attenzioni.  continua... »

Venezia al tempo del Coronavirus e del lockdown: vie, piazze e luoghi simbolo praticamente o quasi deserti. Una città intera avvolta da quello strano e insolito senso di vuoto.
Reportage - Venezia al tempo del Coronavirus (Foto di Franco Gualdoni)

La città dell'arte, della cultura e della storia. La città dei turisti e delle gondole. Ma, oggi più che mai, una città dove l'unico suono è quello del silenzio. Sembra tutto così surreale, eppure è realtà, perché, così come l'Italia intera, anche Venezia, ormai da settimane e settimane, si sta confrontando con l'emergenza Coronavirus e con il lockdown.  continua... »

Negozi chiusi ancora per settimane. L'Italia del 'controsenso', perché là dove ci potrebbe essere il rapporto 'uno ad uno' non si riparte, mentre in altri posti più a rischio...
Commercio - Negozi chiusi per Coronavirus (Foto internet)

Marco, Andrea, Fabio, Chiara, Francesca... si, certo, i nomi sono di fantasia (un po' per accomunarli tutti), ma non sono fantasie, invece, le difficoltà che la maggior parte di loro, purtroppo, si trovano e si troveranno a dover affrontare nella cosiddetta 'Fase 2'.  continua... »

Stato di calamità per gli oltre 1.600 agriturismi lombardi. La richiesta, avanzata da Coldiretti Lombardia alla Regione, arriva dopo quasi due mesi di chiusura forzata.
Attualità - Agriturismo (Foto internet)

Stato di calamità per gli oltre 1.600 agriturismi lombardi. La richiesta, avanzata da Coldiretti Lombardia alla Regione, arriva dopo quasi due mesi di chiusura forzata a causa dell’emergenza Coronavirus che ha portato un impatto negativo sugli agriturismi con picchi fino al -100% di attività. Lo rende noto la Coldiretti regionale nel sottolineare la necessità di anticipare la ripartenza per queste strutture per le quali è invece previsto un lockdown prolungato fino al mese di giugno, secondo le ultime disposizioni nazionali in vista della cosiddetta 'Fase 2'.  continua... »