Promossa da diverse associazioni del territorio, tra cui Acli e Anpi, e patrocinata dal Comune di Corbetta, sì è svolta ieri la 22esima Marcia della Pace. Tradizionale appuntamento di inizio anno che ha visto la partecipazione oltre che di tanti cittadini, anche di diversi amministratori locali, simbolo di unione territoriale. 'Nessuno può salvarsi da solo - Ripartire dal Covid19 per tracciare insieme sentieri di pace' è lo slogan scelto per questa edizione strutturata in diverse tappe. Il ritrovo in piazza delle Giostre ha rappresentato la prima tappa 'Essere vigili', per poi proseguire in direzione della scuola Aldo Moro per la seconda tappa 'Promuovere i diritti'. Il Parco di Villa Ferrario è stato il luogo scelto per la terza tappa 'Tracciare sentieri', qui tutti i partecipanti si sono uniti tenendo in mano un filo di lana, a significare simbolicamente il filo della pace. Presso la sala don Sacchi si è tenuto il discorso del sindaco di Arese, a testimonianza di tutte le amministrazioni locali coinvolte, nella quarta tappa 'Sconfiggere virus'. Ultima tappa la Chiesa di S.Vittore dove l'intervento di don Luigi Amigoni 'Avere cura', ha anticipato la Santa Messa della Pace a conclusione della marcia.
"...un momento significativo che ci permette di guardare al futuro con ottimismo e speranza, ma con la consapevolezza delle atrocità che stanno succedendo nel mondo..." così ha commentato Giovanni Crespi, presente in rappresentanza del comune di Inveruno.

Sostieni

Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito. La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata. Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!

Twitter Facebook