A differenza degli adulti, i bambini sono molto più propensi a meravigliarsi ed emozionarsi. E, cosa ben nota, emozionarsi è anche (soprattutto) appendere: non solo nozioni, ma soprattutto valori. In questo senso, la testimonianza che i volontari di AIDO, ADMO e AVIS hanno portato ai ragazzi delle quinte elementari di Cuggiono e Bernate ha lasciato un seme pronto a sbocciare. Dopo il successo del primo ciclo, il presidente della sezione AVIS di Cuggiono, Roberto Garavaglia, ha voluto riproporre il ‘Progetto scuole’ anche per il nuovo anno sociale, coinvolgendo come sempre anche le associazioni sorelle AIDO e ADMO. I relatori sono stati il dott. Stecco per i donatori di sangue, Roberto Cremascoli come donatore di midollo, Giulio Garbelli e Daniele Sironi in quanto trapiantati. Come per il primo progetto, i ragazzi si sono dimostrati molto interessati alle ottime parole del dottor Stecco, e si sono fatti emozionare dai racconti di Daniele e di Giulio: “Ho subito un trapianto di rene all’età di 38 anni. Ricordo quando mi diagnosticarono la mia condizione: fu come una condanna. Non potevo più fare nulla, e dovevo stare attento a bere pochissimo. Ero costretto alla dialisi, e la ritenzione idrica era un grossissimo problema per me. Poi un angelo mi ha visitato: so solo che era un ragazzo di 25 anni della provincia di Varese. Da là in avanti la mia vita è ricominciata: una vera e propria rinascita”. Emozioni e curiosità che lasciano il segno, come un seme pronto a sbocciare: occorre solo un po’ di pazienza.

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