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venerdì 17 maggio 2024 | ore 11:10
Storie
Patricia, Claudio e Pascal Danel: sono solamente alcuni dei tanti artisti di strada che si incotrano per Milano. Storie differenti, ma tutti uniti nel coinvolgere la gente.
Storie - Risate e intrattenimento con Pascal Danel (Foto Eliuz Photography)

Li incontri in centro o in qualche zona di periferia. C’è chi disegna, chi suona e chi, invece, fa attività di giocoleria e clowneria, intrattenimento ed anche mimo. Perché il loro palcoscenico è la strada, una piazza oppure un parco. Patricia, Claudio e Pascal Danel… sono solamente alcuni dei tanti ‘artisti di strada’ che, quotidianamente, ci capita di incrociare a Milano  continua... »

Dennis Coghene, allievo del Centro Danza di Maura Paparo di Magenta, e Nicolò Besozzi, insegnante di hip hop della scuola, nel video di 'Carioca' di Raphael Gualazzi.
Storie - Nicolò e Dennis nel video di Gualazzi

Un’inquadratura in penombra, dita che battono sui tasti di un pianoforte, i tavolini di un locale con un pubblico immobile... è l’inizio del video di ‘Carioca’, il brano che Raphael Gualazzi ha portato sul palco del Festival di Sanremo. E che vede protagonisti Dennis Coghene, allievo del Centro Danza di Maura Paparo di Magenta, e Nicolò Besozzi, insegnante di hip hop della scuola.  continua... »

La storia e l'attività dell'inverunese Cristina. Realizza, infatti, maglioni, cappelli, scaldacollo, ecc... appunto utilizzando il pelo dei cani. "Spero diventi un lavoro".
Inveruno / Storie - Cristina al lavoro

“Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua”, una frase attribuita a Confucio e che Cristina Motta ha preso alla lettera. 39 anni, inverunese doc, Cristina lavora da sempre nell'osteria di famiglia, sebbene abbia alle spalle un diploma di liceo artistico e uno preso all'Istituto Marangoni di Milano. Ora, da qualche mese in qualche modo ha dato vita ai suoi sogni, confezionando manufatti in pelo di cane.  continua... »

"Ci siamo portati a casa la speranza che la gente comune reagisca e faccia la sua parte... "
Storie - Verso Davos con gli sci

La definiscono un'esperienza “totalizzante”, che ha permesso, innanzitutto, di “riconnetterci a noi stessi”. Una vera impresa quella che ha portato quattro attivisti da Sondrio a Davos (la cittadina svizzera dove si è tenuto il World Economic Forum dal 21 al 24 gennaio), sugli sci, per protestare contro la crisi climatica.  continua... »

L’emozione di guardare la Terra da una prospettiva totalmente diversa e la sensazione dell’assenza della forza di gravità nella Stazione spaziale internazionale, raccontate in un incontro con Emilio Cozzi, giovedì 30 gennaio, all’Oratorio San Luigi di Bareggio, da Paolo Nespoli, l’astronauta record italiano per il tempo di permanenza nello spazio.
Bareggio - L'astronauta Paolo Nespoli

Com’è il suono del silenzio che invade il cuore, guardando la Terra dallo spazio? “Le prime cose che vedi sono nuvole e oceani, sei lontano e non riesci ad avere l’idea del dettaglio. Poi capita di vedere cose particolari, come l’eclissi di sole, l’ombra della Luna sulla Terra; l’Italia, così vicina all’Africa; l’Arabia Saudita di notte; i ghiacciai in Patagonia; lo spettacolo dell’aurora australis... Di notte si accendono le città e vedi che siamo dappertutto: Mosca, Washington...  continua... »

L’11 febbraio 1535, 485 anni fa, nasceva al Castello di Somma Lombardo Papa Gregorio XIV, al secolo Nicolò Sfondrati. Una serie di eventi, nel mese di maggio, per ricordarlo.
Storia - Papa Gregorio XIV

L’11 febbraio 1535, 485 anni fa, nasceva al Castello di Somma Lombardo Papa Gregorio XIV, al secolo Nicolò Sfondrati, figlio di Francesco, conte di Riviera, discendente di una delle più nobili famiglie cremonesi, e di Anna Visconti dei Signori di Somma. Innalzato alle più alte cariche pubbliche ed ecclesiastiche (membro del Senato di Milano e presidente del governo di Siena), fu consacrato Vescovo di Cremona da Carlo Borromeo nel 1564, creato cardinale da Papa Gregorio XIII nel 1583 e insignito successivamente del titolo di Santa Cecilia.  continua... »

Laura Mannarino, 29 anni, di Cuggiono, laureata in Ingegneria Biomedica è da cinque anni impegnata come ricercatrice all'Istituto Mario Negri di Milano.
Cuggiono - Laura Mannarino

Il 4 febbraio si celebra, da vent'anni, la Giornata mondiale contro il cancro: rappresenta un importante richiamo a riflettere su cosa ognuno può fare per combattere il cancro, dalle istituzioni agli esperti, dai pazienti ai cittadini (aumentando la consapevolezza sulla malattia in modo che le persone riconoscano meglio i sintomi, facciano prevenzione, evitino i comportamenti a rischio).  continua... »

Lina Biagina Bucchioni, il 3 febbraio, ha compiuto 104 anni. Un traguardo importante festeggiato con la sua grande famiglie e tanti cittadini di Cuggiono.
Cuggiono - Lina Biagina Bucchioni

"Mia mamma è sempre stata una persona positiva, e lo è tuttora”, afferma Angela Bocchi parlando di sua madre, Lina Biagina Bucchioni, che il 3 febbraio ha compiuto 104 anni. A festeggiarla, i figli Pierlugi, Anna, Alberto, Angela e Mario, i nipoti e i pronipoti. Nata nel 1916 a Pontremoli, paese toscano della Lunigiana, Lina si è trasferita a Cuggiono dopo il matrimonio, e ha lavorato in un negozio di merceria in piazza San Giorgio.  continua... »

Max ci ha lasciato, la sua vita si è spenta in un attimo, all’improvviso come spesso accade, dopo dodici anni per un probabile blocco renale.
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Storie - Il cagnolone Max

Max ci ha lasciato, la sua vita si è spenta in un attimo, all’improvviso come spesso accade, dopo dodici anni per un probabile blocco renale.
 Max non era una persona, ma un cagnolone dalle dimensioni e dall’aspetto minaccioso, però con uno sguardo dolce ed espressivo, capace di renderlo simpatico al momento.
 Vi chiederete che senso ha parlare di un quattro zampe in un contesto di moto, forse la risposta non c’è, o forse la stessa è nella foto qui sopra.
 Tra amici intenti a terminare una Special in una catena di sguardi dove l’ultimo anello è proprio Max che guarda fedele  continua... »

Il padre Gianpiero è riuscito a trasformare in questi anni il suo lacerante strazio in forza per portare una parola di vita e di speranza ai giovani.
Canegrate - "Lasciamo volare, papà"

Dentro di sé porta un dolore che non si rimarginerà mai. Quello di avere perso tragicamente un figlio di soli 16 anni gettatosi in un fiume e non più riemerso in preda agli effetti generati da una pasticca di droga. Quel ragazzo era Emanuele Olgiati, sedici anni appena. Il padre Gianpiero è riuscito a trasformare in questi anni il suo lacerante strazio in forza per portare una parola di vita e di speranza ai giovani, per evitare che la loro vita si interrompa prematuramente come accadde al figlio.  continua... »